Piccola sfida a chi crede
di conoscere già
A chi non “crede”che lo riguardi
AGOPUNTURA
Credere in medicina, toccare con mano
Sabato 1 dicembre dalle 9 alle 12
Poliambulatorio Valentini – P.tta Conciapelli, 23 – Padova
Ingresso libero
Incontro rivolto a medici di varie discipline
Questo invito probabilmente non è per voi
se non siete disposti a mettervi in discussione
“Perché partirò da voi,
dalla vostra esperienza personale.
Non voglio insegnare, ma instillare dubbi,
nuovi punti di vista, provocare
e anche stupire
e spero divertire”.
Angela Menegazzo
A chi è disposto ad abdicare alle proprie posizioni e certezze a favore dei propri pazienti.
Perché non esistono certezze, ma speranze di trovare strade più efficaci per aiutare meglio.
MAI abbandonando la via della scienza
Premessa
La medicina non è una questione di fede, non si possono consigliare ai pazienti tecniche di medicina complementare che non si conoscono, se non si sa come funzionano, se bisogna credere ciecamente nella loro efficacia.
Eppure spesso queste tecniche colmano lacune terapeutiche, migliorano considerevolmente alcuni tipi di patologie, riducono la spesa per i farmaci e prevengono ricadute. O sono di appoggio alle terapie che presentano effetti collaterali importanti.
Come facciamo a capire se il linguaggio usato ci è così estraneo, incomprensibile, così apparentemente lontano da ogni scientificità?
In questo incontro la finalità è quella della intermediazione culturale, la rigorosa traduzione fisiopatologica delle tecniche fisiche provenienti da altre culture millenarie, tecniche già da decenni in uso anche nei nostri ospedali, ma troppo spesso sottovalutate.
Programma
Le medicine tradizionali di origine millenaria hanno al centro della loro attenzione le stesse finalità e la stessa etica che guidano il lavoro del medico occidentale.
Attraverso i secoli le metodologie terapeutiche tradizionali sono state filtrate di fatto attraverso la constatazione della loro reale efficacia (di fatto una EBM).
Malgrado sia ormai da decenni che le tecniche di queste medicine, in particolare l’agopuntura, vengono applicate nei nostri ospedali, c’è ancora scarsa conoscenza e molta diffidenza nei loro confronti.
Pur non mancando le informazioni disponibili e malgrado una mole gigantesca di letteratura scientifica sulla loro reale efficacia, queste tecniche non sono ancora state acquisite nel bagaglio di possibilità terapeutiche dei medici di medicina generale e dagli specialisti.
La diffidenza è comprensibile, mancano i collegamenti, la spiegazione della razionalità del loro impiego senza dover usare metafore e linguaggi a noi estranei.
Attraverso spiegazioni teoriche basate sulla fisiopatologia e attraverso l’esperienza diretta, viene guidata una mediazione interculturale che permette al medico e allo specialista di arricchire le proprie possibilità terapeutiche senza rinunciare al proprio linguaggio.
L’esperienza diretta sarà attraverso la digito-pressione dei punti di agopuntura su di se e su altri e attraverso piccoli movimenti che possono muovere tali punti.
Tale intermediazione può essere altrettanto utile anche ai colleghi esperti di medicine complementari, per suggerire come meglio farsi comprendere dai colleghi.
Questo potrebbe permettere la possibilità di creare gruppi di studio e di lavoro congiunti intorno a problemi non ancora risolti nella gestione terapeutica di alcune patologie specifiche, senza barriere pregiudiziali.
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RELATORE
Dott.ssa Angela Menegazzo
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Agopuntura e Tecniche Complementari, Fitoterapia Clinica.
Si occupa da anni di tradurre, di colmare le distanze tra l’oggettività della scienza e la soggettività del nostro vivere quotidiano.
Perché è attraverso la consapevolezza e l’esperienza che la scienza trova senso.